Master Boot Record: esce oggi 20 febbraio 2020 “Floppy Disk Overdrive”, il nuovo album.

floppy disk overdrive

Quando il metal si sintetizza e si miscela con la musica classica. Un disco che sfida tutto, anche il coronavirus.

floppy disk overdrive
L’artwork del nuovo album di Master Boot Record: “Floppy Disk Overdrive”.

Il progetto Master Boot Record lascia traccia dei suoi primi beat (o bit?) nel 2016, attraverso un connubio tutto italiano uomo/macchina che – per la prima volta nella storia della musica – vede un computer accreditato come parte attiva di una band.

I am a 486DX-33MHz-64MB processing avant-garde chiptune, synthesized heavy metal & classical symphonic music. 100% Synthesized, 100% Dehumanized.

Floppy Disk Overdrive, il nuovo disco di Master Boot Record uscito il 20 marzo 2020

Far uscire un album il 20 marzo del 2020, nel pieno dell’emergenza COVID-19 è una scelta molto coraggiosa, di cui va apprezzata soprattutto la coerenza verso i propri ascoltatori e verso sè stessi. Non è un ragionamento che deriva dal cinico “show must go on”; è chiaro che dietro progetti di questa portata ci siano interessi molteplici, alcuni dei quali economici, ma noi ci soffermeremo sull’aspetto puramente “artistico”, apprezzando la capacità di gestire una release in un momento così incerto per l’industria discografica e per il mondo in generale. Master Boot Record, come la musica, non si ferma, e rilascia “Floppy Disk Overdrive” per Metal Blade Records che abbiamo ascoltato per voi (track by track più in fondo).

Il medley ufficiale di Floppy Disk Overdrive – se volete farvi subito un idea! Oppure…beccatevi il track by track.

TRACK BY TRACK
Lo stile del disco rispecchia in pieno ciò a cui MBR ha abituato gli ascoltatori, un metal epico e sinfonico nell’opener “ANSI.SYS”, intervallato da momenti classici come nell’intro di “EDIT.COM” che lascia poi spazio ad un digital shredding potente e veloce che ricorda i migliori Testament.
“DYSPLAY.SYS” regala uno dei solos meglio riusciti dell’album: un’alternanza tra scale minori e maggiori che accompagnano al brano successivo, “CHKDSK.EXE”, caratterizzato da uno shuffle che ispira un headbanging sfrenato. “DEFRAG.EXE” parte con un’apparente calma per poi lasciare spazio ad un riff midtempo intervallato ad archi esotici.
“DBLSPACE.EXE” sarebbe perfetta come soundtrack di un film d’azione, strutturalmente ricorda le composizioni di Di Cola per l’episodio IV della saga di Rocky, naturalmente in uno stile totalmente diverso.
“SMARTDRV.EXE” pesca a piene mani nella tradizione del Thrash californiano, i fan dei Metallica apprezzeranno, così come i bongustai del power/symphonic saranno allietati da “DISKCOPY.COM”.
La penultima traccia “EMM386.EXE funzionerebbe benissimo in un videogame di racing sparato a tutta velocità (e volume). Il disco si chiude con “HIMEM.SYS” che parte con un fraseggio di lead da fare invidia ai più ispirati Stratovarius, un brano che ben riassume le diverse sfaccettature di MBR e che conclude nel modo migliore un lavoro molto vario, assolutamente in linea con la produzione precedente e che, dote rarissima, non affatica mai l’ascolto.

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