Terzo Canto presenta “Degenerato”: il primo album di Karon

Degenerato copertina album Karon

“Degenerato” è il titolo del primo album di Karon, prodotto e distribuito il 6 gennaio 2022 su tutti i digital stores da Terzo Canto.

Dopo un anno e mezzo di lavoro, una pandemia globale e svariate ore di registrazione passate in studio, finalmente Karon è pronto a stupire con il suo primo album dal titolo che è tutto un programma.

Con “Canzone della gioia” avevamo già potuto ascoltare un’anteprima della forte sperimentazione alla base delle produzioni del nostro artista. In “Degenerato” sono presenti 5 brani inediti ai quali si aggiungono i 3 singoli già lanciati precedentemente: “Be the dark“, “Barlady” e “Canzone della gioia”.

Qui di seguito la track list dell’album.

Track list album karon degenrato

Analizziamo nel dettaglio tutte le tracce di “Degenerato”, il primo album di Karon

Karontena è l’intro dell’album. Una traccia di sola musica che introduce l’ascoltatore alle sonorità tipiche di questo artista.

Io non lo so tu non lo sai è un brano che parla in maniera eclettica dei dubbi esistenziali legati a diversi aspetti della vita, come solo un artista “degenerato” come Karon saprebbe fare.

Canzone della gioia è un pezzo che rappresenta un manifesto dell’essenza di Karon. Un inno alle contraddizioni della vita di tutti i giorni e ai falsi perbenismi che costituiscono ciò che ci ostiniamo a chiamare “normalità”.

Pawra è una canzone che interpreta i disagi generazionali di qualsiasi epoca, con un pizzico di timore per il futuro e di rimpianto verso il passato.

Non è colpa mia è un viaggio introspettivo in un universo valoriale complesso e articolato tipico della post modernità, che racconta le vicende di un individuo tediato dalle ferite di una relazione instabile del passato.

Barlady è una canzone a due voci (maschile e femminile), che racconta le folli esperienze vissute da una fantomatica Barlady.

Be the dark è il singolo d’esordio del nostro artista, il primo passo di Karon nel mondo della discografia.

Clap yr feet è il brano che chiude l’album con un tocco di polemica e manifesta superiorità nei confronti del prossimo.

Non vi resta che ascoltare l’album e restare stupiti dal sound tipico di Karon.

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Come funziona l’algoritmo di Spotify

Immagine rappresentativa di come funziona algoritmo spotify

In principio era la radio, unica depositaria dell’importante missione di diffondere e promuovere nuova musica. Già, la radio. Così democratica nelle possibilità di fruizione ma altrettanto autocratica nella selezione musicale, a tal punto da custodire per decenni lo scettro della notorietà e del successo di brani e artisti.

Vi siete mai fermati a pensare che tutta, ma proprio tutta la musica che avete da sempre ascoltato in radio è stata il frutto di una selezione che altri hanno scelto per voi?

Un conduttore/DJ con una buona cultura musicale sceglie(va) la musica più adatta per la propria trasmissione, selezionando una goccia di musica nell’oceano della totalità delle produzioni musicali.

Un tempo la scoperta di nuova musica passava necessariamente attraverso le onde a modulazione di frequenza. Poi passano gli anni, evolve la tecnologia, nascono nuove modalità di fruizione e consumo musicale.

La musica oggi si trasmette anche via Internet, arrivano i servizi on demand, il pubblico matura maggiore consapevolezza delle proprie scelte di consumo mediale, la conoscenza dei gusti dell’utente acquisisce un valore fondamentale nell’architettura degli ambienti mediali digitali, l’algoritmo acquisisce una centralità determinante nella proposta di nuovi contenuti da dare in pasto agli utenti.

Spotify ti dice qualcosa?

La piattaforma per lo streaming audio oggi vanta oltre 320 milioni di utenti attivi, di cui 144 milioni utenti Premium.

Spotify si differenzia dalla concorrenza per la sua natura ibrida: da un lato infatti si distingue per un ricorso “spiccato” ad algoritmi di raccomandazioni verso l’utente, dall’altro si avvale comunque di un team editoriale di esperti dediti alla creazione di playlist.

Qual è l’obiettivo del ricorso al sistema di Intelligenza Artificiale di Spotify? Semplice. Farci usare per il maggior tempo possibile la piattaforma.

Come? Individuando proprio quello che vorremmo ascoltare, in qualsiasi momento dell’anno, a qualsiasi ora della singola giornata, tra circa 60 milioni di brani registrati e 2 milioni di podcast disponibili.

L’algoritmo di Spotify che sceglie per noi

Si chiama BaRT, non è giallo e non è un personaggio dei Simpson.

BaRT è un acronimo che sta per “Bandits for Recommendations as Treatments” ed è il frutto del prezioso lavoro della start up Echo Nest, acquisita nel 2014.

Il suo operato è tangibile soprattutto nella creazione dell’home page di Spotify, che cambia da utente ad utente. Ad ogni accesso al sistema, l’algoritmo genera diverse playlist create ad hoc sui gusti del singolo utente, per stimolare la sua curiosità.

La logica è molto semplice: più ascolti e più accurati saranno i suggerimenti che Spotify ti proporrà nelle sue playlist. Analizziamo meglio le playlist algoritmiche di Spotify:

DailyMix: fino a 6 mix basati sulle preferenze di generi musicali espresse dall’utente. Include canzoni già ascoltate e qualche suggerimento. Più si ascolta musica e più vengono aggiornate frequentemente.

Release Radar: una playlist algoritmica realizzata ogni venerdì con le nuove uscite musicali, in linea con i gusti dell’utente

Discover Weekly: la play list del lunedì. Include brani “old” potenzialmente interessanti per l’ascoltatore

On Repeat e Repeat Rewind: una lista dei brani più ascoltati dall’utente, aggiornata ogni 5 giorni

Daily Podcast: una proposta di Spotify all’utente che potrebbe apprezzare questo genere

Tutto qui? No. La mano invisibile dell’algoritmo agisce anche in coda a un brano o a un album scelto dall’utente, quando in autoplay parte una canzone che ti propone il sistema.

Come fa l’algoritmo a riconoscere la tipologia di musica che piace all’utente?

Il sistema utilizza fondamentalmente tre parametri:

Natural Language Processing: corrisponde ad una sorta di analisi che il sistema compie verso tutte le informazioni “primarie” associate a un brano. Testi, linguaggio e metadati (informazioni di ogni brano inserite nel sistema dalle case discografiche o dall’artista stesso) rappresentano l’oggetto dell’elaborazione compiuta da Spotify.

Raw Audio Analyzation: è un’analisi relativa alla musica in senso stretto. Serve ad individuare il tempo, la tipologia di suono, il “mood” del brano (strumentale, parlato, upbeat, ecc.)

Collaborative Filtering: parola chiave “previsione”. Il sistema utilizza una tecnica di previsione per definire i gusti dell’utente sulla base dei pattern di ascolto storici e quelli di utenti simili. Per semplificare, la logica è quella per cui se due persone ascoltano uno stesso gruppo di canzoni, probabilmente hanno gusti simili. Dunque, un artista che piace ad uno dei due, ma non è stato ancora scoperto dall’altro, potrebbe essere un buon suggerimento.

Cosa “nutre” l’algoritmo di Spotify?

Gli algoritmi alla base della logica di funzionamento di molti ambienti (Facebook, Twitter, Instagram, Linkedin, etc. etc.) hanno tutti bisogno di segnali per imparare a capire i gusti dell’utente.

In ambienti come Facebook o Instagram, ad esempio, banali azioni come un “like” o un “cuoricino” che l’utente compie verso un contenuto, per il sistema rappresentano l’espressione di un giudizio di valore positivo. In altre parole, l’algoritmo impara a conoscere le preferenze di gusto dell’utente e le utilizza per proporgli contenuti in linea con i suoi interessi.

La stessa logica è alla base del funzionamento dell’algoritmo di Spotify.

I parametri utilizzati da Spotify per imparare a conoscere i gusti musicali dell’utente sono molteplici:

  • canzoni più ascoltate
  • generi preferiti
  • ritmi graditi
  • interazioni col brano (like, aggiunta a playlist, condivisione)
  • artisti seguiti
  • playlist più apprezzate
  • lingue ascoltate
  • durata (i brani ascoltati per meno di 30 secondi vengono interpretati come un segnale di disinteresse)
  • gli outlier, ossia i valori anomali, vengono individuati e scartati (ad esempio, le canzoni per bambini ascoltate da un figlio dall’account del padre).

L’algoritmo assolve quindi a due funzioni principali: accontentare i gusti dell’utente, sulla base di serie storiche che valutano ciò che gli è piaciuto in passato; e intercettare e proporre novità mai ascoltate dall’utente.

Siamo dunque “vittime” inconsapevoli di un algoritmo che decide per noi?

Tra le posizioni estreme di apocalittici e integrati, a noi piace stare nel mezzo. La proposta di nuova musica di Spotify sicuramente è decisa da BaRT, ma l’algoritmo ha comunque bisogno di noi per imparare a conoscerci e a proporci musica sempre più in linea con i nostri gusti.

Con l’avvento e la diffusione di Internet e di ambienti come Spotify, l’industria discografica ha totalmente riscritto le logiche di promozione musicale. L’artista moderno ha sicuramente bisogno di essere supportato a livello strategico da esperti di settore che lo guidano nelle scelte promozionali, ma non è più dipendente esclusivamente dalle volontà delle case discografiche, troppo spesso impegnate ad assecondare logiche di business spietate, a discapito della pura creatività artistica.

Prima del Covid c’era Karon: l’artista in mascherina torna con il terzo singolo “Canzone della gioia” nel giorno di Halloween [video]

Un dipinto realista, arrogante, prepotente, sfacciato. Questa è l’immagine che “Canzone della gioia” – nuovo singolo di Karon – restituisce, senza mezzi termini, della nostra società.

Una scarica midtempo che fonde al suo interno trap e chitarre distorte su cui si scagliano come proiettili le rime di Karon per un brano che rappresenta decisamente l’episodio più aggressivo della sua produzione.

Il singolo è accompagnato da un video animato realizzato da Nicola Bisceglie e Andrea Mangiri, degna trasposizione in immagini delle suggestioni rappresentata dalle liriche di questo brano.

Quella disegnata da Karon è una realtà paradossale, all’interno della quale la Canzone della gioia diventa un inno alle contraddizioni della vita di tutti i giorni e ai falsi perbenismi che costituiscono ciò che ci ostiniamo a chiamare “normalità”.

Karon ti conserva in paranoia, pentiti! Questa è la canzone della gioia”

La canzone della gioia è disponibile dal 31 ottobre su tutti gli store digitali:

Apple Music

Amazon Music

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Bio: Karon è l’artista misterioso lanciato da Terzo Canto. Ha all’attivo 3 singoli: Be the dark, Barlady e Canzone della gioia. Una personalità senza volto, un pensiero senza corpo, solo musica e parole direttamente dalle porte dell’inferno.

A ruota libera – Out Now il nuovo singolo di Claude Tonic

A Ruita Libera - Nuovo singolo Claude Tonic

È uscito “A ruota Libera”, il nuovo singolo di Claude Tonic prodotto e distribuito da Terzo Canto.

Non c’è due senza tre: dopo il singolo d’esordio “Ora che” e l’uscita di “Com’è” da oggi è disponibile su tutti gli store digitali “A ruota libera”, l’ultimo singolo dell’artista romana del roster di Terzo Canto.

A Ruota Libera – copertina singolo di Claude Tonic

Ascolta “A ruota libera” su Spotify

Ascolta “A ruota libera” su YouTube

“A ruota libera” rappresenta una tappa importante del percorso intrapreso con Terzo Canto da Claude Tonic, e fa da spartiacque verso una maturità artistica che proietta la cantante verso l’EP in uscita entro la fine del 2021.

Continuità di produzioni ma anche rottura rispetto al passato: dopo essersi cimentata nel raggaeton e nell’indie/pop, Claude Tonic esce con un pezzo nostalgico ma energico, che strizza l’occhio ad un sound moderno e ad uno storytelling fortemente caratterizzato dalla personalità dell’artista.

La canzone racconta di una donna alle prese con il solito archetipo di uomo inconcludente, svogliato, poco interessante. Il desiderio di girare a ruota libera in cerca di qualcos’altro prende il sopravvento rispetto ad un’idea di storia “statica”, poco emozionante, anche nei momenti più intimi della vita privata.

Non è la prima volta che Claude Tonic canta di vicende amorose poco felici: tutta colpa degli uomini sbagliati da considerare come incidenti di percorso o l’artista sta cercando di comunicare la fragilità del suo animo insoddisfatto che si cela dietro alla corazza con la quale affronta il mondo?

Il dubbio resterà tale. Ciò che conta è la capacità di trasmettere emozioni attraverso il canto e la musica.

Siamo solo all’inizio di un percorso che troverà realizzazione con l’EP di fine anno, per il quale Claude Tonic sta duramente lavorando per lasciare un segno artistico tangibile in questo 2020.

Ne sentirete delle belle!

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Karon è tornato. Il nuovo singolo “Barlady” in uscita il 29 luglio

Barlady Cover nuovo singolo

In uscita Barlady: l’inno di Karon al lato femminile della miscelazione

Il lockdown e il Coronavirus non sono riusciti a fermare le sue produzioni. D’altra parte, lui, la mascherina l’ha sempre usata per mantenere l’anonimato.

Dopo il singolo d’esordio “Be The Dark” , prodotto e distribuito il 20 febbraio 2020 da Terzo Canto, l’artista misterioso riconferma la nostra casa di produzione e rilancia con un nuovo singolo dal titolo “Barlady”, in uscita il con un lyrics video su YouTube mercoledì 29 luglio.

Un pezzo questa volta in italiano, dal tipico sound della dance anni 90 che però non rinuncia ad una piacevole ibridazione con musicalità proprie dell’elettronica e della techno dei primi anni 2000.

Una canzone a due voci (maschile e femminile), che racconta le folli esperienze vissute da una fantomatica Barlady. Il singolo è il pezzo di lancio del futuri EP che Karon rilascerà entro la fine del 2020

L’uscita di Barlady sarà accompagnata da un Lyrics video che sarà pubblicato sul canale Terzo Canto di YouTube: la seconda produzione audiovisiva dell’artista dopo il video di “Be The Dark”.

Soltanto in un secondo momento il singolo sarà distribuito su tutti i digital stores.

Anche in Barlady si riconferma l’alone di mistero che avvolge Karon: nel video si percepisce una forte dicotomia tra le immagini festose di serate in discoteca e la dimensione introspettiva di un artista che porta con sé un “lato oscuro” della forza.

Video, musica ma anche parole: un testo pungente che non risparmia l’universo maschile visto dagli occhi di una barlady.

Delle future produzioni ancora non si sa molto: probabilmente l’EP d’esordio sarà costruito secondo uno storytelling volto a svelare di più sull’artista misterioso del nostro roster.

Il dato certo è che Karon è salito sulla Terra in ascensore e non ha intenzione di tornare negli inferi senza prima aver distribuito e prodotto tutta la sua musica.

E noi di Terzo Canto siamo pronti a farci traghettare in questo viaggio alla scoperta di mondi e musicalità ancora inesplorate.

Non perderti le ultime novità di Terzo Canto: continua a seguirci per restare sempre aggiornato sulle nostre produzioni e collaborazioni.

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Sound you Soon !

“Com’é”: il 16 aprile il nuovo singolo di Claude Tonic

Com'è - Claude Tonic

È in uscita “Com’è” di Claude Tonic: il nuovo singolo 2020 prodotto e distribuito da Terzo Canto.

Ci eravamo lasciati con “Ora che”, il singolo estivo di Claude Tonic uscito il 12 luglio 2019. Da luglio ad oggi sono passate molte ore di lavoro in studio che hanno portato alla realizzazione di “Com’è”, il nuovo singolo di Claude Tonic in uscita il 16 aprile 2020.

Avevamo in programma di uscire con “Com’è” molto prima ma gli eventi improvvisi connessi al Coronavirus ci hanno obbligato a un rilascio “in ritardo” rispetto all’iniziale pianificazione.

Poco male.

La musica non conosce limiti dettati dal caso e fortunatamente la nuova uscita non è stata rimandata a data da destinarsi.

“Com’è” sarà infatti disponibile su tutti i digital store a partire da giovedì 16 aprile.

Il nuovo singolo di Claude Tonic è stato interamente prodotto da Terzo Canto: dalla musica al testo è stato un lavoro di stretta collaborazione con la nostra artista.

Il genere è quello Indie-pop, dal suono melodico e armonico, con chitarre che a tratti ricordano la musicalità più graffiante del rock.

“Com’è” è un pezzo ribelle ma delicato, che mostra il duplice aspetto dell’artista/donna che reagisce alla casualità della vita tanto in maniera fredda e apatica quanto in maniera energica e decisa.

Non ci resta altro che aspettare il 16 aprile per ascoltare il “Com’è”, il nuovo singolo di Claude Tonic.

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Black Whale – “Blind” il nuovo singolo tra riverberi ed emozioni

Black Whale

La “Balena nera” viene da Napoli: una band al primo singolo tra atmosfere malinconiche e rock moderno

I Black Whale sono una band napoletana di recentissima formazione. Basso, chitarra e batteria, nella più classica delle compagini rock, incontrano la voce ideale per completare il combo partenopeo che è così composto:

Formazione:

  • Carlo Nunziata (chitarra),
  • Antonio Gallo (basso),
  • Antonio Marotta (batteria),
  • Giovanni Pone (voce).

Il progetto nasce da esperienze musicali che si incontrano: Carlo, Antonio M. e Antonio G, stilisticamente ispirati dalla scena anni ’70, incontrano Giovanni, voce intensa e molto comunicativa, con cui iniziano il processo di composizione di ciò che diverrà il loro primo EP, previsto per la primavera del 2020, e di cui “Blind” è la gradita anticipazione.

Il riff su cui posa l’intro del brano lascia presupporre una ricca dose di “seventies” ma, all’entrare della strofa, un’atmosfera molto vicina ai più contemporanei Placebo, viene introdotta dalla voce di Giovanni.

Il brano si distende lungo una strofa intimista ricca di emotività ben trasposta in un testo che racconta alcuni ricordi relativi ad una storia ormai conclusa. Lo stato d’animo è ben descritto dal pre-chorus che recita:

The ship sails but I’m drowning

And I’m drowning
And I’m drowning

e, dopo una nuova parentesi a sfumature anni ’70, arriva il ritornello: climax musicale e lirico, che, come un mantra ripete fino all’ossessività quanto la riuscita di un rapporto interpersonale dipenda dall’impegno comune:

You know nothing
You did nothing
Tell me what you did?

Blind – Official Videoclip by Black Whale

“Blind” è il primo singolo dei Black Whale, e come tale si porta dietro pregi e difetti delle opere prime, ovvero assoluta sincerità ma anche interessanti margini di crescita.
Una nota di merito alla produzione, molto chiara e che ha saputo ben miscelare l’anima rock con una voce melodica ed intensa.

Libertà senza confini, protettrice di abissi e portatrice di sogni.
La balena nera canta una storia antica, una storia nuova.
Scritta per gli uomini, o solo per chi ha voglia di ascoltare.

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#SoundYouSoon

“Aquaventum” – il nuovo album dei Doris in uscita il 18 ottobre

Artwork nuovo disco Doris

È in uscita “Aquaventum”, album d’esordio del poker tarantino. Da poco entrati nel roster Terzo Canto, renderanno disponibile il loro LP dal 18 ottobre su tutti i digital stores e in versione CD digipack.

Doris Band
Doris Band

Abbiamo già presentato i Doris in questo articolo di presentazione della band, oggi ci focalizzeremo sul loro primo full lenght: Aquaventum.

I brani
Sono 10 i brani a comporre “Aquaventum”, che pur rappresentando l’esordio dei Doris nella discografia ufficiale, mostra già una maturità compositiva che dona a tutto il lavoro una ricchissima varietà di temi e figure ritmiche. Nonostante la relativa recente formazione dei Doris come quartetto, ciascuno dei componenti della band vanta una lunga militanza in progetti locali.
Nel disco saranno presenti 3 brani già editi nel loro EP promozionale distribuito in pochissime copie nel 2016, si tratta di “Your Woman”, “Valentine” e “Friend”, rivisitate ed, in alcuni casi, arricchite dal violoncello di Redi Hasa (Robert Plant/Ludovico Einaudi).

Il sound
“Aquaventum” è una sintesi delle diverse correnti stilistiche che caratterizzano i componenti della band, ricco di riverberazioni che strizzano l’occhio ai 70’s, adagiate su una sezione ritmica possente e precisa che scandisce gli spazi in cui può esprimersi una voce malinconica ed espressiva.
A farla da padrone sono le chitarre, filo conduttore che tesse le trame mai banali di 10 brani che abbracciano numerosissime soluzioni stilistiche, dal rock/stoner al math-rock fino a pregevolissimi momenti pop-rock di elevata fattura.

Il singolo
Il primo assaggio di “Aquaventum” sara disponibile l’11 ottobre con l’uscita del videoclip “Sometimes”, realizzato da Southern Sofa Film Factory.

Abbiamo intervistato i Doris in vista della nuova uscita: nei prossimi giorni pubblicheremo la video intervista a tutti i membri della band che ci sveleranno il loro punto di vista sul progetto “Aquaventum”.

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New entry nel roster di Terzo Canto: arrivano i Doris.

Ultimi per data ma non per importanza, anche i Doris scelgono di affidarsi a Terzo Canto per i loro progetti futuri.

4 ragazzi, tutti pugliesi, che condividono la passione per la musica: Davide Esposito (voce e chitarra), Fabrizio Fiore (basso), Giuseppe Calvano (chitarra, fx e synth) e Massimo Lucchese (batteria). In arte Doris.

Un gruppo tutto al maschile, dalle tonalità post rock, nato 3 anni fa e con una lunga carriera all’orizzonte.

Galeotto fu il Taranto Rock Festival e chi vi suonò: l’esordio ufficiale del gruppo al completo risale infatti al 10 agosto 2016, nell’affascinante cornice di Taranto.

I Doris vincono una sfida tra oltre 60 richieste di partecipazione e si aggiudicano la possibilità di far parte delle 12 band che si esibiranno sul palco.  L’occasione è ghiotta, soprattutto per presentare il primo EP di 4 brani dal titolo omonimo a quello della band.

Da quel momento, forti della loro propensione ai live, cominciano a suonare durante tante serate organizzate in vari locali della puglia, facendo del salento la loro roccaforte.

Nel 2017, grazie al loro talento, conquistano il palco del Giovinazzo Rock Festival e si esibiscono durante la seconda serata, condividendo il palco con gli Almamegretta.

Il 2018 è l’anno della sperimentazione. I Doris cominciano a dare continuità agli appuntamenti in sala prove fino alla scoperta del “sound perfetto” e alla definizione dei primi brani che li proietterà nella prossima sfida all’orizzonte: il primo album, dal titolo Aquaventum, in uscita il 18 ottobre e distribuito su tutti i digital stores da Terzo Canto.

Per avere un assaggio del nuovo percorso musicale intrapreso dai Doris basterà però aspettare l’11 ottobre, data di uscita del videoclip “Sometimes”, realizzato da Southern Sofa Film Factory.

Non vi resta altro che continuare a seguire Terzo Canto per rimanere aggiornati su tutte le novità a marchio Doris.

“Ora che” – Il nuovo singolo dell’estate 2019 di Claude Tonic

Ora Che - Copertina

È uscito “Ora che” di Claude Tonic: il nuovo singolo dell’estate 2019 prodotto da Terzo Canto.

Artwork di "Ora che" - Il nuovo singolo dell'estate 2019

Vi abbiamo già presentato Claude Tonic, la prima voce femminile del roster di Terzo Canto in questo articolo.

Adesso possiamo ufficialmente annunciare l’uscita del nuovo singolo dal titolo “Ora che”, da venerdì 12 luglio disponibile su tutti i digital store.

Ascoltalo su YouTube o su Spotify !

Il brano è stato interamente prodotto da Terzo Canto: un singolo tutto da ascoltare e cantare, che vi terrà compagnia in questa estate 2019.

La canzone parla della storia travagliata di una ragazza che prima subisce e poi ribalta le sorti di un rapporto dalla “fine inevitabile”.

Quanto c’è di autobiografico nel testo? A questa domanda risponderà direttamente l’artista Claudia Panareo, in arte Calude Tonic, in un’intervista che diffonderemo sui nostri canali.

Il singolo è frutto del lavoro di produzione di alcuni mesi, durante i quali abbiamo lavorato a stretto contatto con l’artista per la definizione della musica e del testo.

Il genere scelto per “Ora che” – il nuovo singolo dell’estate 2019 non poteva che essere il Reggaeton, per un risultato finale che rappresenta il giusto mix di una canzone da ballare che abbia però anche molto da comunicare in termini di testo.

Si tratta della solita e smielata canzone d’amore estiva? Assolutamente no.

“Ora che” è il nuovo singolo dell’estate 2019 dedicato a tutte le donne che hanno vissuto una relazione fatta di poco rispetto e tradimento ma che hanno avuto la forza di reagire e a testa alta sono riuscite ad andare avanti.

Attendiamo i vostri feedback su “Ora che”.

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